La via Gluck del melodramma
Alceste di Gluck (Vienna, 1767) ha il singolare destino di essere l’opera-manifesto di una riforma melodrammatica mai compiuta veramente. Semplificazione vocale e approfondimento del recitativo come luogo drammatico fondamentale, ampliamento del ruolo dell’orchestra e del coro (in questo caso, sulla suggestione della tradizione tragica), primato della parola, di cui la musica dev’essere “ancella”: le idee di …