Archivio mensile: giugno 2017

Il nuovo allestimento dell'opera giovanile di Verdi, firmato da Arnaud Bernard, è un kolossal basato sulla grande riproduzione scenografica della Scala, che ruota a vista delineando sia l'esterno che l'interno del teatro. L'ambientazione è durante le Cinque Giornate di Milano: si perde l'aspetto religioso dell'opera, è sottolineato quello politico. Discreta la compagnia di canto: se delude l'Abigaille di Tatiana Melnychenko, più convincenti risultano George Gagnidze (il protagonista) e Stanislav Trofimov (Zaccaria). Direzione di Daniel Oren

"Il ritorno di Ulisse in patria" e "L'incoronazione di Poppea" sono tornate a Venezia, dove nacquero nella prima metà del Seicento, insieme all'opera mantovana "L'Orfeo". Esecuzioni guidate da John Eliot Gardiner: straordinarie sul piano musicale, con la qualità strumentale degli English Baroque Soloists, lo stile impeccabile della folta compagnia internazionale di canto, l'omogeneità del Monteverdi Choir. Meno avvincente la resa teatrale, disegnata in forma di "demi-stage" e quindi senza scene

L'operina scritta da un Rossini diciottenne nel 1810 (la sua seconda in assoluto) ha inaugurato le Settimane Musicali al Teatro Olimpico. La regia di Marco Gandini gioca con gli elementi dell'alfabeto componendo e scomponendo parole a vista: riesce così a inserire nell'aulica scena dell'Olimpico questa farsa di argomento tipicamente borghese. Brillante la direzione di Giovanni Battista Rigon alla testa dell'Orchestra di Padova e del Veneto, compagnia di canto giovane e ben assortita