Archivio mensile: ottobre 2016

Gidon Kremer, il violino anti-Putin

Al teatro Ristori di Verona la prima italiana di "Russia: Faces and Masks", con la Kremerata Baltica. Una rivisitazione dei "Quadri da un'esposizione" di Musorgskij in cui le immagini sono quelle contemporanee di Maxim Kantor, aspro "racconto" della sofferenza del popolo sotto una dittatura

L’ Arena ridotta a “ostaggio” politico

Il commissario Fuortes prorogato da Franceschini senza "data certa": così anche le lungaggini burocratiche per i finanziamenti della legge Bray diventano una variabile elettorale intorno al referendum del 4 dicembre, nel quale Tosi si è schierato a fianco di Renzi. Ma la costituzione del Consiglio di Indirizzo nasconde molte insidie, fra ruolo della Regione e latitanza dei soci privati

Oto e Lonquich, la grande intesa

Crescono i giovani dell'orchestra del Teatro Olimpico, in bella sintonia con il loro direttore stabile. Inaugurazione di stagione a Vicenza con una Settima beethoveniana di notevole energia e apprezzabile equilibrio fra le sezioni. Nel Concerto per violino di Mendelssohn la musicalità di Carolin Widmann, che per il resto della serata ha suonato come spalla. Per bis l'Ouverture dalle "Nozze di Figaro"

Ariosto “riletto” da Vivaldi e Händel

All'Olimpico di Vicenza con il titolo "Orlando Furioso Settecento" un concerto-spettacolo intessuto di Arie operistiche, recitazione di brani del poema, pezzi strumentali. Lo ha ideato Fabio Missaggia, che ha diretto il suo ensemble I Musicali Affetti e le vincitrici del concorso di canto barocco "Fatima Terzo"

Battistelli, risate alla napoletana

"Il medico dei pazzi" (2014) in prima italiana al Malibran di Venezia. Dalla commedia di Eduardo Scarpetta un'incursione nel comico che si vale anche di ironiche citazioni verdiane. Scrittura vocale multiforme, e tavolozza strumentale di spigliata vivacità, fra il grottesco e il parodistico

Mozart, le ultime Sinfonie rivelate

A Verona (Settembre dell'Accademia) e Vicenza (Società del Quartetto) uno straordinario concerto della Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniel Harding. Nel programma, i capolavori composti dal Salisburghese in due mesi durante l'estate del 1788. Esecuzione senza pause fra K. 543 e K. 550, come faceva Harnoncourt. Drammaticità beethoveniana, superba ricchezza di colori e varietà di fraseggio