Lo streaming dal vivo (regia Daniele Conti) del concerto diretto da Myung-Whun Chung ha proposto soluzioni visive non comuni, soprattutto dal punto di vista dei movimenti di macchina, in grado di esaltare la notevolissima interpretazione musicale del capolavoro beethoveniano proposta dal maestro coreano. Orchestra in platea e coristi disposti ciascuno da solo in un palco, su tutti tre gli ordini
"Marino Faliero" ha inaugurato a Bergamo il Donizetti Opera Festival con lo spettacolo firmato da ricci/forte: nella loro visione Venezia è un non-luogo senza tempo popolato da incubi, sorta di proiezione di un'attualità problematica che si rispecchia nell'impossibilità dello spettacolo dal vivo dentro ai teatri. Compagnia di canto di livello con il basso Michele Pertusi nel ruolo del titolo, il baritono Bogdan Baciu e il soprano Francesca Dotto in evidenza. Sul podio Riccardo Frizza
La sezione novembrina e in streaming del ROF si è aperta con due concerti. Dopo una serata dedicata ai "Pechés de vieillesse" con il pianista Alessandro Marangoni, è stata la volta della rara e giovanile "Messa di Milano", proposta per la prima volta secondo l'edizione critica curata dallo stesso direttore, Ferdinando Sulla. Esecuzione nitida e convincente, tale da chiarire la sostanziale estraneità dello stile severo al giovane compositore, che pure a quell'epoca (aveva 16 anni) lo andava studiando
Verdi in streaming dal vivo dall'Opera di Malmö (Svezia). Nella regia ipertecnologica di Lotte de Beer (scene e costumi di Christof Hetzer), l'ultimo capolavoro di Verdi è ambientato in uno studio televisivo e nel contesto dei meeting su Zoom, non senza incursioni nella realtà virtuale: la soluzione funziona nei primi due atti, meno nel terzo ma resta di notevole interesse. Ottima esecuzione musicale, con Steven Sloane sul podio e un maiuscolo protagonista nel baritono georgiano Misha Kiria