Archivio mensile: agosto 2018

Dopo la renaissance, Rossini al bivio

Il positivo bilancio del ROF 2018 (18.300 spettatori, ma non è stata fornito il dato sull'occupazione delle sale) non può far passare sotto silenzio il fatto che il festival, giunto quest'anno alla 39ª edizione, ha vissuto pochi exploit. Dal 1980 è stato esplorato e integralmente riportato alla luce il formidabile giacimento di opere spesso sconosciute: ora si tratta di rinnovare e adeguare ai tempi la formula

Se la commedia non prende il volo

Al Rossini Opera Festival il debutto dell'ottantottenne regista Pier Luigi Pizzi nel "Barbiere di Siviglia" si risolve in parziale delusione: nulla a che vedere con la sua scintillante "Pietra del paragone", proposta a Pesaro nel 2002. Ironia frenata, freddezza anche cromatica nel dominio del bianco. Direzione musicale (sul podio Yves Abel) di poche sottigliezze, compagnia di canto di medio livello, con un'acerba Aya Wakizono nei panni di Rosina. In buona evidenza il giovane Figaro di Davide Luciano

“Adina”, il raro Rossini di Lisbona

Dopo il debutto assoluto del 1999, è tornata al ROF di Pesaro la farsa in un atto composta su commissione nel 1818, ma rappresentata in Portogallo solo nel 1826. Trama drammatica e lieto fine solo in extremis, ma la regia di Rosetta Cucchi la butta sul comico e sul grottesco. La rivelazione del soprano americano Lisetta Oropesa, belcantista raffinata e attrice di gran pregio

“Ricciardo”, esperimenti rossiniani

L'opera del periodo napoletano ha inaugurato il ROF di Pesaro in un'edizione mirabile dal punto di vista vocale, con il tenore superstar Juan Diego Flórez e il soprano sudafricano Pretty Yende impegnati in un confronto di virtuosismo di assoluto livello. Meno incisiva la direzione musicale di Giacomo Sagripanti e deludente la regia di Marshall Pynkoski, che banalizza con uno spettacolo statico e volto solo alla decorazione (compresi gli inserti danzati) la sottigliezza drammaturgica della partitura