Ory, il demenziale che c’è in Rossini
La penultima opera del pesarese prima del "Tell", e la sua ultima comica, proposta al ROF da Hugo De Ana in chiave surreale e caricaturale, come una sorta di stralunata rivista il cui immaginario passa dai dipinti di Bosch al post post-moderno: una rilettura di accentuata ironia, che a conti fatti centra il bersaglio. Il tenore Juan-Diego Flórez ancora una volta impeccabile nel ruolo principale, circondato da una compagnia di ottimi attori, oltre che sperimentati cantanti. Puntuale la direzione di Diego Matheuz