Archivio mensile: aprile 2019

Hewitt e Bach, oltre il virtuosismo

In sostituzione di Radu Lupu, ammalato, la pianista canadese ha regalato al pubblico del Quartetto di Vicenza un magnifico recital basato sulle sette Toccate e sulla Fantasia cromatica e Fuga Un'interpretazione appassionata ma sempre lucida, sofisticata nelle ricerca delle sfumature, brillante nell'agilità di tocco, coinvolgente nella nitida energia cinetica del contrappunto

I tormenti del Brahms sinfonista

La Prima, frutto di una complessa elaborazione durata vent'anni, ha concluso la stagione dell'Orchestra del Teatro Olimpico al Comunale di Vicenza. Interessante il confronto - a distanza di quasi un secolo - con l'Haydn maturo della Sinfonia n. 90, eseguita nella prima parte del concerto. Sul podio, con energia e buona qualità analitica, il direttore ungherese Gábor Takács-Nagy

Lecouvreur, eleganza sottile di Cilea

Il capolavoro del compositore calabrese in scena dopo 30 anni al Filarmonico di Verona. Lo spettacolo, ambientato efficacemente nel primo Novecento, è firmato da Ivan Stefanutti per regia, scene e costumi. Dettagliata e precisa la direzione di Massimiliano Stefanelli. Compagnia di canto in cui si distingue Hui He, al debutto nel ruolo del titolo con bella introspezione e adeguata vocalità. Al suo fianco il tenore Fabio Armiliato e il baritono Alberto Mastromarino, esperti ma non sempre convincenti