Archivio mensile: settembre 2018

Zappa, la modernità oltre i generi

Mentre il Leone d'oro alla carriera, Keith Jarrett, ha dato l'ennesimo forfait e non si vedrà né sentirà a Venezia, l'inaugurazione della Biennale Musica, intitolata "Crossing the Atlantic", è uno splendido tributo al geniaccio italo-americano, con l'esecuzione integrale di "The Yellow Shark", sua ultima opera. Una partitura complessa e travolgente, nella quale i riferimenti a Varèse e Stravinskij si mescolano con lo spirito dissacrante del rock d'avanguardia e non senza una presenza caricaturale del jazz. Rilevante l'esecuzione del PMCE detto da Tonino Battista, con la partecipazione del performer David Moss

Monteverdi e l’Olimpico, la sintonia

"Il ritorno di Ulisse in patria", anteprima del 71° Ciclo di Spettacoli Classici, non era mai stato rappresentato sulla scena palladiana ed è stato proposto dall'ensemble Teatro Armonico diretto da Margherita Dalla Vecchia, confermando quanto il "recitar cantando" in chiave drammatica del grande cremonese sia ideale per la scena palladiana. Compagnia vocale di notevole livello, con Furio Zanasi nel ruolo del titolo e Marina De Liso come Penelope. "Mise en éspace" a cura di Deda Cristina Colonna, con qualche soluzione interessante in un contesto generale piuttosto statico

Schoenberg e Bruckner wagneriani

Al Settembre dell'Accademia Filarmonica di Verona, il direttore Esa-Pekka Salonen e la Philharmonia Orchestra di Londra hanno proposto l'identico programma di Boulez con i Wiener nel 2005: "Verklärte Nacht" di Schoenberg e la Settima di Bruckner. Un viaggio dentro al mondo del suono tardo romantico condotto con rigore ed energia per esaltare il virtuosismo strumentale della formazione inglese

Chung, l’ascetica forza di Beethoven

Alla guida della Filarmonica della Scala, il direttore coreano ha interpretato la Sesta e la Settima Sinfonia per il Settembre dell'Accademia di Verona, in un teatro Filarmonico al gran completo. Lucida ricerca espressiva sul suono all'interno di un'interpretazione di classicistica chiarezza, che ha visto eccellere l'orchestra milanese per qualità timbrica, equilibrio e compattezza

I ragazzi di Bahia, la musica vissuta

Al teatro Filarmonico di Verona, per il Settembre dell'Accademia, l'orchestra giovanile dello stato brasiliano, diretta da Ricardo Castro, prima ha accompagnato la grande Martha Argerich nel Concerto per pianoforte di Schumann, poi ha regalato un'incursione fra autori, ritmi, colori musicali dell'America del Sud. La significativa realtà di un "fare musica" che diventa "agire musica"

Vivaldi e Bach, le vie del sacro

Il Magnificat del "prete rosso" e la Cantata 47 del Cantor ("Chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato") nel concerto inaugurale della ventiduesima edizione del festival Spazio & Musica al teatro Olimpico. Direttore e solista all'oboe (nel Concerto di Alessandro Marcello) Alfredo Bernardini, violino di concerto dei Musicali Affetti, Fabio Missaggia. Bella anche la prova del gruppo vocale Bonporti Antiqua Ensemble di Lia Serafini

Polidoro, il tragico in stile veneziano

In scena al teatro Olimpico per il festival Vicenza in Lirica, l'opera di Antonio Lotti su libretto di Agostino Piovene non era stata più rappresentata dopo la sua prima apparizione, a Venezia nel 1714. Edizione su un manoscritto napoletano a cura di Francesco Erle (anche lucido direttore) e Franco Rossi, regia essenziale di Cesare Scarton. Encomiabile la compagnia di canto giovane e stilisticamente agguerrita, con tre controtenori in evidenza: Federico Fiorio, Danilo Pastore ed Enrico Torre

Dresda, il suono della tradizione

La Staatskapelle, storica orchestra sassone, per la prima volta al Filarmonico di Verona per l'apertura del Settembre dell'Accademia. Sul podio Alan Gilbert, protagonista di una lettura magistrale della Prima di Mahler. La violinista georgiana Lisa Batiashvili applaudita nel secondo Concerto di Prokof'ev

Addio a Scimone, profeta di Vivaldi

Il direttore d'orchestra, didatta e musicologo padovano, fondatore dei Solisti Veneti, avrebbe compiuto 84 anni il prossimo dicembre. Una straordinaria esperienza musicale e culturale in senso lato, lunga sessant'anni, all'insegna dell'intuizione e dello spirito pioneristico nella rivelazione non solo dei prediletti autori veneziani del '700, ma anche del Rossini serio e sacro, senza trascurare le espressioni contemporanee. Ha portato il suo ensemble a una popolarità vasta e trasversale, senza precedenti nel mondo della musica colta

Purcell, magie e trionfi del Barocco

Per il festival Vicenza in Lirica, "King Arthur" (1691) all'Olimpico nell'edizione in forma di concerto a cura dei giovani del Liceo Corradini di Thiene, in collaborazione con il conservatorio "Pedrollo" (progetto Crescere in musica 2018). Edizione positiva sia sul versante strumentale che su quello vocale, meno riuscita nella parte recitata, che in questo lavoro è totalmente indipendente dalla partitura, come vuole la semi-opera secentesca