Fenice, un “Macbeth” psicanalitico
Lo spettacolo inaugurale della stagione veneziana firmato da Damiano Michieletto è molto pensato e molto cerebrale, secondo una chiave di lettura unilaterale e "privata" che lascia da parte il tema del potere per concentrarsi solo sui traumi familiari. Sul podio Myung-Whun Chung, autore di un'interpretazione fremente e non sempre omogenea. Buona la compagnia di canto, più il protagonista di Luca Salsi che la Lady di Vittoria Yeo. Regista contestato alla prima, grandi applausi per gli altri