“Traviata” kolossal senza emozione
Lo spettacolo postumo di Franco Zeffirelli, scomparso sei giorni prima del debutto ma in realtà mai presente in Arena per motivi di salute, è una sorta di antologia di idee e soluzioni visive tipiche del regista fiorentino che si risolve in sovraccarico di immagini e presenze in scena ma non centra il cuore del capolavoro verdiano con la sua rovente temperatura psicologica. Regia (affidata agli assistenti) poco incisiva, compagnia di canto deludente nei ruoli principali di Violetta (Aleksandra Kurzak) e Alfredo (Pavel Petrov). Germont padre aveva la voce usurata ma la grande classe del baritono Leo Nucci