Archivio mensile: febbraio 2019

Isabelle Faust, il suono di Beethoven

La violinista tedesca ha iniziato al Comunale di Vicenza per la Società del Quartetto l'integrale delle Sonate con pianoforte. Nella prima serata in programma le op. 23, 24 e 96: interpretazione di raffinata musicalità, secondo una linea esecutiva storicamente consapevole, intermedia fra la tradizione romantica e l'eccesso di rigore filologico. Impeccabile la sintonia con il pianista Alexander Melnikov

“Lo schiavo”, la maniera con talento

L'opera di Antônio Carlos Gomes, compositore brasiliano "adottato" dall'Italia nel secondo Ottocento, in scena per la prima volta nel nostro paese a quasi 130 anni dalla prima di Rio de Janeiro, per l'inaugurazione della stagione del Teatro Lirico di Cagliari. Basata su di un libretto farraginoso (nel quale il tema antischiavista è solo sfiorato a favore di un più tradizionale dramma passionale), la partitura esprime un grande eclettismo stilistico, di chiara impronta verdiana, ma anche molte felici intuizioni di notevole originalità, specie nel terzo e nel quarto atto. Direzione musicale di pregevole efficacia (John Neschling), regia misurata e incisiva (Davide Garattini Raimondi)

La metamorfosi del “Re pastore”

La Serenata di Mozart, eseguita a Salisburgo nel 1775 in onore dell'arciduca Massimiliano d'Asburgo, per la prima volta in scena a Venezia - alla Fenice - in una edizione convincente sia sul piano musicale che su quello teatrale. Regia di Alessio Pizzech con accurata recitazione dei personaggi in una cornice vagamente attuale. Precisa e incisiva la direzione di Federico Maria Sardelli, compagnia di canto di livello, con Roberta Mameli e Juan Francisco Gatell in particolare evidenza

Scipione, il Sogno del melodramma

Per la prima volta in assoluto a Venezia, al teatro Malibran, l'azione teatrale composta nel 1771 per l'arcivescovo di Salisburgo da un Mozart quindicenne, sul libretto encomiastico che Metastasio aveva tratto nel 1735 dal "Somnium Scipionis" di Cicerone. Lo spettacolo, fantasioso anche se a tratti un po' sopra le righe, realizzato con gli studenti dell'Accademia di Belle Arti coordinati da Elena Barbalich. Asciutta ma non arida la direzione di Federico Maria Sardelli, compagnia di canto equilibrata con in evidenza il tenore Valentino Buzza

Savall, viaggio nel suono originale

Il musicista catalano al Quartetto di Vicenza ha suonato ribeca e viella, accompagnato da Driss el Maloumi all'oud e da Dimitri Psonis alle percussioni e al santur. In programma brani del XIII secolo della tradizione arabo-andalusa, giudaica e cristiana, provenienti dai paesi del Mediterraneo e dal vicino Oriente. Un'esperienza d'ascolto inedita sulle radici multiculturali della musica dell'Occidente

Otello, ossia l’invenzione del vero

Intorno alla penultima opera di Verdi (Milano, teatro alla Scala, 5 febbraio 1887) la vicenda critica è tutt'altro che uniforme: se c’è chi la considera il suo capolavoro assoluto di Verdi, c’è anche chi vede in essa un “passaggio” problematico, significativo e degno di ogni attenzione, ma lungi dall'essere risolto. Romanze, duetti, concertati assumono un ruolo diverso, nel “continuum” di un’invenzione basata su una vocalità letteralmente reinventata fra spessore recitativo e declamazione e una scrittura orchestrale di straordinaria duttilità espressiva